The End of the World è una serie di GdR di stampo narrativo e incentrati su una qualche forma di apocalisse (che sia per via di ondate di zombie, invasioni aliene o del risveglio di macchine senzienti). Sarà presente un GM oltre ai giocatori e una delle peculiarità di questi giochi è che da giocatore andrai a creare un PG che sarà letteralmente te stesso, senza poteri speciali o particolarità, armato solo del tuo ingegno e delle tue predisposizioni personali, ma anche carico dei tuoi traumi e difetti. Il tuo PG si muoverà in un mondo al contempo familiare e alieno, vagando tra luoghi della tua vita quotidiana ormai devastati dall’apocalisse, magari alla ricerca di familiari perduti oppure incrociando persone a te ben note ormai completamente trasformate dai tragici eventi che sono successi.
Questi GdR si possono prestare sia a delle sessioni one-shot, che a delle campagne di durata più o meno lunga, a seconda delle preferenze dei giocatori e del GM. All’interno dei manuali sono proposti diversi scenari ricchi di dettagli, luoghi chiave e avvenimenti, che si articolano sia durante l’apocalisse vera e propria del caso che poi in ciò che rimane del mondo dopo di essa.
Il tuo personaggio sarà definito da 6 caratteristiche, 2 fisiche, 2 mentali e 2 sociali (con una offensiva e una difensiva per ciascuna coppia), che avranno un punteggio che varia da 1 a 5. Inoltre avrà una serie di tratti, che potranno essere positivi o negativi, e di traumi legati alla tua personalità, alla tua storia e alle tue esperienze di vita. Alla fine di ogni sessione (se non si tratta di una one-shot) il tuo personaggio potrà acquisire uno o due tratti. Sia la creazione del personaggio che l’evoluzione dello stesso alla fine delle sessioni saranno legate a valutazioni collettive da parte degli altri giocatori, per cercare di realizzare ed evolvere i PG anche grazie ad uno sguardo esterno e oggettivo.
In The End of The World, per azioni complesse o che hanno una certa possibilità di rischio è richiesto il superamento di una prova (che sarà sempre legata a una delle caratteristiche) e che si determina grazie alla creazione di una riserva di d6. Questi dadi potranno essere sia positivi che negativi e ti consigliamo quindi di avere sotto mano dadi di dimensioni o colori diversi (o magari di tirarli in due mucchietti ben distinti). Tratti positivi, equipaggiamento, l’eventuale aiuto dei compagni e situazioni favorevoli permetteranno di aggiungere dadi positivi alla riserva mentre tratti negativi, traumi e ostacoli situazionali (oltre alla difficoltà innata di ciò che si sta tentando di fare) aggiungeranno dadi negativi. Una volta creata la riserva vengono tirati tutti i dadi. Dopo aver tirato i dadi, se un dado positivo e un dado negativo mostrano lo stesso identico numero, entrambi quei dadi sono rimossi dalla riserva. Una volta rimosse tutte le eventuali coppie di dadi identiche dalla riserva, si valutano i risultati basati sui dadi rimasti determinando così se il PG ha superato o meno la prova. Se sono rimasti dei dadi negativi nella riserva, il tuo personaggio subirà un ammontare di stress pari al numero di dadi negativi rimanenti.
Lo stress rappresenta il lento accumularsi di una serie di “ferite” fisiche, mentali o sociali e ne viene tenuta traccia tramite tre tracciati di caselle da riempire, uno per ognuna delle tre categorie base del gioco (fisica, mentale o sociale). Se riempi completamente il tracciato del tuo personaggio questo rischia di morire (oppure di subire un pesante trauma). Il tuo personaggio può però cercare, quando vorrai farlo e ne avrai il tempo, di trasformare lo stress in traumi, che sono delle “ferite” specifiche e che possono influenzare negativamente le prove aggiungendo dadi negativi ma che almeno riducono lo stress accumulato.
Un aspetto cruciale di The End of The World è che i luoghi che esplorerai oppure gli oggetti e i vari PNG che incontrerai saranno quelli della tua vita quotidiana. Potresti fare scorta di coltelli razziando un negozio locale oppure decidere di trasferirti con i tuoi compagni nei pressi dell’acquedotto romano vicino per avere una fonte sicura di acqua potabile. Magari i cavalli del maneggio fuori città potrebbero diventare un prezioso mezzo di trasporto e forse uno dei tuoi conoscenti potrebbe trasformarsi col tempo in uno spietato signore della guerra che domina col pugno di ferro sulla sua piccola fetta di mondo post-apocalittico. Questo contrasto tra il familiare e l’alieno è alla base delle atmosfere che The End of the World cerca di trasmettere. Riuscirai a sopravvivere a tutto questo?
Autore Articolo: Walter Gaviglio
Illustrazione: Edge Studio (Asmodee Group) – The End of The World
The End of The World – Apocalisse Zombie Gdr sta arrivando! Nel frattempo: